Il lettino tradizionale con quelle sbarre a me ha sempre dato l'idea di una gabbia, di una galera. Ero ancora incinta e, condividendo le mie impressioni a riguardo con un amico, lui mi fece notare che un neonato non lo sa com'é la galera, non avrebbe quindi potuto sentirsi in gabbia dietro le sbarre del lettino. Ossservazione molto acuta, lo ammetto, ma a me ste sbarre hanno continuato a non convincermi. Al momento di togliere la gnometta dalla cesta in cui ha dormito i primi mesi, si é posto il problema concreto di quale lettino scegliere e la soluzione ce l'ha data la Montessori con il suo lettino a terra, leggete questo articoletto su UPPA per capire di cosa sto parlando. E ci siamo innamorati di questo che vedete nella foto, di nume (design company italiana!), che però annuncia categorico sul sito che la collezione é "not available"! Ancora una volta vorrei ma non posso...Davvero peccato perché il progetto nume convince sotto tutti gli aspetti (andate a leggere sul sito la loro presentazione).
Noi alla fine abbiamo hackerato un lettino Ikea. A questo punto quindi lancio un appello alle mamme ed ai papà designer che mi stanno leggendo, e specialmente ad Arianna che commenta sempre entusiasta i miei posts, c'é un vuoto da colmare, ci serve un lettino Montessori!
venerdì, giugno 26, 2009
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Ciao.
RispondiEliminaNelle scuole dell'infanzia della mia città, in particolare nei nidi nella sezione lattanti e piccoli usano proprio questi lettini.
Noi a casa abbiamo usato una soluzione molto piú semplice: siccome il piciulo si rigira molto, abbiamo preso un materassino basso a una piazza (ci sono all'IKEA), che abbiamo appoggiato direttamente sul pavimento della sua stanza. Abbiamo adottato la soluzione da quando il piciulin aveva 10 mesi e funziona.
RispondiEliminaAvrei un piccolo appunto su tutti questi mobili design che si vedono in giro: sono tutti estremamente semplici. Mi chiedo se veramente piacciono ai bambini: perché vedo che sia nostro figlio, che noi due da piccoli, adoravamo libri e mobili con disegni dettagliati, colori e ghirigori. Abbiamo un mobile vecchio di legno tutto scolpito con svolazzi, dame e cavalieri: non passa giorno che nostro figlio (14 mesi) non stia lí a guardarlo e toccarlo.
Capisco la questione economica nella fabbricazione, ma per gli oggetti da bambini non si potrebbe fare un'eccezione e decorare molto di piú?
Hai usato la parola maledetta: "ghirigori"! Sei proprio una streghetta come ti definisci nel tuo blogger profile ;)!
RispondiEliminaPer i nostri piccoli si puó tutto, anche decorare la casa fino alla nausea! Io preferisco peró elementi decorativi dalla grafica moderna, i ghirigori non mi sono mai piaciuti, come neache i giri di parole o i salamelecchi...ma é una questione di gusti!
(Vediamo se stavolta riesco a postare, che ieri non ci riuscivo)
RispondiEliminaLa mia questione non era esattamente sul gusto *estetico*, sicuramente non di quello *dei genitori*.
Io sospetto, anche se non ho la dimostrazione scientifica a riguardo, che il contatto con cose e ambienti molto decorati aiuti lo sviluppo della creativitá visuale di un bambino.
Ho visto che:
mio figlio si sofferma(osservando e toccando)di preferenza e a lungo su oggetti molto decorati (il mobile coi bassorilievi, i tappeti simil-persiani, le illustrazioni di libri che siano molto dettagliate e dipinte, un parato con fiori art noveau). siccome é ancora molto piccolo, mi chiedo se é veramente giá gusto estetico o piuttosto interesse e curiositá.
Quando ero piccola disegnavo molto piú volentieri e riccamente se ero a contatto con le situazioni di cui sopra (i mobili e soprammobili 'in stile' dei nonni, libri con disegni particolareggiati, e cosí via. Stessa cosa succedeva al mio moroso.
Da qui la mia teoria.
Magari chiedo alle maestre al nido che ne pensano, visto che ne sanno di piú di pedagogia.
Mi piacerebbe vedere una foto del lettino IKEA hackerato! Si tratta dello Sniglar?
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